Posts Tagged ‘permacultura’

Ugo Bardi a Desio (con carote a catinelle e permacultura)

13 febbraio 2015

Segnalo che questa sera Ugo Bardi sarà a Desio (provincia di Monza e Brianza) per un incontro organizzato dal Centro Culturale “G. Lazzati” di Desio. Il titolo della serata è: “Extracted – Il pianeta saccheggiato. Il futuro delle risorse minerarie. Rapporto al Club di Roma”.

L’incontro sarà alle 21.00 nella sala Pertini del Comune di Desio (ingresso da Piazza Don Giussani).

Domenica pomeriggio, invece, a Sovico (sempre provincia di Monza) ci sarà un incontro sulla permacultura con Anna Morera, organizzato dall’associazione L’Orteria. Dopo l’incontro sulle città in Transizione del 1 febbraio, questo è il primo incontro della rassegna “Carote a Catinelle”, una serie di eventi per parlare del cibo, agricoltura ed economia che ci piacciono 😉

Per chi è in zona, vi aspettiamo alle 16 in via Giovanni da Sovico 96, muniti di transition kit per l’aperitivo condiviso che faremo alle 19!

locandina Carote a Catinelle

Food Forest a Palazzo Albergati (Bo)

5 febbraio 2015
food forest con Stefano Peloso

food forest con Stefano Peloso

Una delle dimore più belle di Bologna,(qui hanno girato La Certosa di Parma), apre le porte alla Permacultura.

Già da tempo a Palazzo Albergati si tratta con rispetto e logica contadina il terreno nel quale tanti progetti sono in fase di svolgimento e coesistenza.
Dall’orto sinergico, nato nel 2014 grazie alla collaborazione tra Stefano Peloso con L’istituto agrario di SassoMarconi all’apicoltura biologica, dalla coltivazione di grani antichi alla futura Food Forest.

Il progetto nascerà in occasione di un corso strutturato in 2 fine settimana, durante il quale si forniranno elementi teorici attinenti alla Food Forest, lavorando secondo i principi della Permacultura.

Vai all‘evento Facebook di Bologna in Transizione (more…)

Resoconto dell’audizione in Senato sulla Permacultura

4 ottobre 2014

AUDIZIONE INFORMALE dei RAPPRESENTANTI DEL SETTORE DELLA PERMACULTURA IN ITALIA

Audizione presieduta da Leana PIGNEDOLI, dalle ore 14.00 alle 14.50

Primo ad intervenire è stato il Presidente dell’Accademia Italiana di Permacultura dott. Massimo Candela che ha fatto una breve presentazione del concetto di permacultura, in particolare ha evidenziato il fatto che la permacultura non è in effetti solo un metodo agricolo ma si fonda su determinati principi etici e pratici.

Ha presentato la storia e le attività dell’Accademia, comprese le relazioni con organizzazioni internazionali e gli aspetti riguardanti la formazione composta attualmente dal corso base di 72 ore, standard riconosciuto anche a livello internazionale e alle fasi successive di formazione pratica intervallata da seminari di approfondimento. Ha enumerato il numero di diplomati e di partecipanti ai corsi di formazione. Accenna il legame tra sovranità alimentare e permacultura e la microeconomia che ha bisogni di una semplificazione amministrativa. Fa notare che la permacultura è un modo nuovo di utilizzare conoscenze già acquisite in diversi campi tecnici e scientifici quali la biologia, l’ecologia, l’ingegneria, ….

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Il secondo intervento è di Pietro Zucchetti fondatore e coordinatore dell’istituto Italiano Permacultura, anche lui parla della storia e della nascita del suo Istituto, dell’esperienza in Inghilterra e della permacultura come un sistema di Landscape design. Illustra un’esperienza di recupero dell’acqua piovana e di riciclo e della fitodepurazione. Illustra alcuni progetti italiani di permacultura, in particolare un progetto di un’azienda agricola di due ettari in Puglia e altri progetti di design effettuati in Italia. Illustra brevemente un gioco/laboratorio sul significato di permacultura che è realizzato durante i corsi di formazione dell’Istituto, tale esperienza non si è potuta effettuare per mancanza di tempo ma è stata consegnata ai Senatori una memoria scritta.

Il terzo intervento è di Roberto Salustri direttore scientifico dell’EcoIstituto RESEDA ed esponente della Permacultura Bioregionale.  “La permacultura non è solo una pratica agricola ma una pratica per progettare un modo di vita completamente sostenibile dove, grazie ad un insieme di ecosistemi costruiti dall’uomo, si possa vivere di quello che gli ecosistemi producono. In questo percorso è importante ridisegnare e rivedere il nostro stile di vita, la riduzione dei consumi e la decrescita energetica in modo da adeguarsi ai limiti dei cicli naturali”. Parla di semplificazione della normativa per le piccole e micro aziende agricole, nonché per la vendita diretta delle autoproduzioni artigianali e alimentari. Per illustrare le linee guida dell’EcoIstituto illustra il progetto di Permacultura a Cuba, il parallelo del “Bloqueo” con il picco del petrolio, il crollo dell’agricoltura industriale cubana e la nascita degli orti urbani e delle esperienze di Permacultura a Cuba (cooperativa Roberto Amaral, 235 ettari), il ruolo della permacultura all’interno del movimento delle transition town, il concetto di resilienza e le esperienze di permacultura “difficile” nel deserto (orti familiari solari).

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Esperimento alla Ricavata

10 settembre 2014

Salve a tutt*.

al Mulino della Ricavata, ad Urbania, stiamo provando uno strano esperimento: il 27 e 28 settembre ci sarà un Corso di Orto Naturale in Permacultura con Francesco Quondam dell’Accademia Italiana di Permacultura. Siccome parlare solo di orto non ci piaceva, non ci sembrava completo, abbiamo provato a inserire una breve presentazione sugli scenari. E’ un po’ come se facessimo un talk (rivisto ed adattato) prima di imparare a progettare un orto secondo i principi della Permacultura.

E’ un tentativo, anche, di mettere insieme Permacultura e pensiero sistemico (che poi sono due approcci diversi, ma che approdano a risultati molto simili). Riuscirà? E’ presto per dirlo, ma magari ne esce fuori qualche feedback interessante. Intanto, aiutateci a far partire il corso. Se siete da queste parti (provincia di Pesaro-Urbino), diffondete la voce. Grazie.

Non c’è locandina di questo evento, solo un documento di presentazione che trovate qui.

Mulino della Ricavata

La rete di resilienza alimentare, un esperimento ai Castelli Romani

9 aprile 2014

Vogliamo creare una Rete naturale di resilienza ai Castelli Romani: una rete di aree verdi utilizzate per coltivare, creare corridoi ecologici, recuperare aree naturali, sostenere la rete idrogeologica, ricreare habitat autoctoni,… un sistema di sostegno a tali attività con esperti locali e occasioni di formazione e di trasferimento di competenze.

I principi etici che seguiamo nella nostra attività sono in comune con la Permacultura, il movimento delle transition town e più in generale dei movimenti per la difesa di un futuro ecosolidale.

Possiamo semplificarli dicendo che vogliamo:
– Prenderci cura della terra;
– Avere cura delle persone;
– Condividere le risorse.

In questi anni abbiamo fatto molte cose, in questo video ne vediamo alcune legate alla difesa della Terra e del nostro territorio. Abbiamo iniziato con un orto botanico gestito con l’aiuto di una cooperativa sociale, la Spazio Lavoro di Albano laziale, e questo ha dato l’avvio ad una serie di attività come il compostaggio domestico, la creazione di una nuova cooperativa, la RESEDA, la prima coop. ecosociale d’Italia che ha iniziato a lavorare sulle fonti di energia rinnovabile e ha sviluppato una serie di percorsi di educazione ambientale molto innovativi. L’attività di volontariato andava avanti con azioni il più delle volte “nascoste” come quella della microforestazione grazie alla quale abbiamo difeso il suolo e ricostruito habitat distrutti dal fuoco e dal degrado portato dall’uomo. L’esperienza e la voglia di aiutare altre popolazioni ci ha portato anche nel deserto del sahara in aiuto al popolo Saharawi, in malawi e in Sierra Leone, inoltre abbiamo creato una collaborazione con associazioni e università cubane con cui stiamo portando avanti uno degli esperimenti di Permacultura più grandi al mondo. E andiamo avanti ….

Corso in teorico-pratico di Progettazione in Permacultura (72 ore) dal 13 al 25 Maggio in Sicilia, per chi volesse un corso con assaggi di vacanze estive

8 aprile 2014

Care e cari,

visto che la Sicilia è bella, che sempre più energie si muovono in questa terra, nel comunicarvi del  corso di progettazione in permacultura, colgo l’occasione per invitarvi a fare un giro e scoprire quanti progetti meravigliosi affini alla transizione stanno fioccando ovunque.

Per chi potesse prendere 2 settimane di ferie però vi propongo il corso in teorico-pratico di Progettazione in Permacultura (72 ore) che sto organizzando dal 13 al 25 maggio tra Savoca e Furci Siculo (Messina). In Sicilia sarà già estate!

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TUTOR
Anna Bartoli, Elena Parmiggiani, Serena Bonura e altri docenti della Rete Permacultura Sicilia per approfondimenti su tematiche specifiche.

COSTI
500 euro che comprendono: docenze, vitto (3 pasti e le pause) ed alloggio in camera presso il BeB La Zagara
400 euro per chi non utilizzasse l’alloggio (vitto incluso).
10 Euro di iscrizione all’associazione APE per il 2014.

DOVE? L’Aula Permanente di Ecologia
Le parti pratiche si svolgeranno c/o Ape, aula permanente di ecologia. Ape e’ un’aula didattica all’aperto, sita nel comune di Savoca, uno dei borghi più belli d’Italia. Da ormai due anni Ape realizza corsi e attività, per adulti e bambini, incentrati sull’educazione ambientale e sulla Permacultura.

Per maggiori info http://aulapermanentecologia.wordpress.com

CONTATTI
Manuela Trovato 3277426235 manuelatrovato@gmail.com

PER ALTRE INFORMAZIONI

http://aulapermanentecologia.wordpress.com/2014/02/02/corso-teorico-pratico-di-progettazione-in-permacultura-72-ore-con-certificato/

http://permaculturasicilia.blogspot.it/2014/02/corso-teorico-pratico-di-progettazione.html

Irrigazione solare per la rete di orti urbani di Pinar del Rio

1 aprile 2014

Irrigazione solare per gli Orti urbani a Pinar del Rio (Cuba). Un esempio di agricoltura resiliente in un paese colpito dal “Bloqueo” degli Stati Uniti. Agricoltura biologica collettiva senza utilizzare il petrolio.

Questo progetto è molto importante come laboratorio per sperimentare tecniche e tecnologie che ci aiuteranno quando il petrolio e le altre fonti fossili saranno esaurite. Cuba è un esempio di Transition Town applicata ad una intera Nazione. A causa dell’embargo Cuba ha dovuto affrontare tutti i problemi relativi alla produzione di cibo, della salute, dei trasporti e della formazione. Con soluzioni collettive e tanta inventiva hanno quasi risolto il problema.

Uno dei partner del progetto è ACTAF, l’associazione dei tecnici agricoli e forestali di Cuba, che sostiene gli orti e fa la formazione ai campesinos e ai tecnici agricoli.

Leader del progetto è ARCS, http://www.arciculturaesviluppo.it/ che con numerosi partner ha portato avanti questo progetto: Legambiente int., Actaf, Università di Pinar del Rio, AUCS.

La progettazione e la formazione riguardante le tecnologie appropriate e l’uso delle fonti di energie rinnovabili è stato realizzato dalla Staff tecnico solare di RESEDA onlus: http://www.resedaweb.org/

Questo intervento fa parte di un programma di interventi sull’agricoltura sostenibile che include anche azioni di permacultura, formazione, utilizzo di tecnologie appropriate ed energie rinnovabili, cooperazione tra i popoli.

Disegnare la resilienza Alimentare

27 marzo 2014

Interessante l’incontro del 23 marzo ai Castelli Romani, molte realtà si sono riunite per condividere le proprie esperienze sul tema della Permacultura e degli orti collettivi con l’obiettivo di creare una agricoltura resiliente ai Castelli Romani. Una idea bioregionale di permacultura sociale che persegue i principi di condivisione delle risorse e di attenzione alle persone e alla terra. Durante l’incontro sono state presentate molte iniziative nate o realizzate nella Bioregione dei Castelli Romani.

Fondamentalmente è stato l’incontro tra persone e gruppi che fanno Permacultura, vogliono creare o già gestiscono orti collettivi, cooperative agricole, piccoli coltivatori con lo scopo di costruire un sistema resiliente di agricoltura ecologica e solidale. Una giornata di lavoro collettivo con i metodi di partecipazione delle Transition Town.

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Lame Qat > Ort’Attack

27 gennaio 2014

resilienza e agricultura

Bologna Città di Transizione

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Lame  Quartiere di avviamento alla Transizione prosegue gli incontri dedicati alla resilienza, dal punto di vista agricolo-alimentare.

Oltre al ciclo di Orto sul balcone : 5 incontri a cadenza settimanale per coltivare in maniera naturale sul balcone di casa ecco un interessante progetto in fase di avvio : si tratta di un progetto pilota, nel senso che sarebbe il primo orto giardino naturale in un Parco a Bologna (mentre a San Lazzaro ad esempio il gruppo SLIT ne ha uno dal 2012).

L’idea è quella di creare un comitato di CONcitTADINI che gestiscano un’area di 140 mq al Parco Kolletzek. coltivando per sè in maniera totalmente naturale  e creando nel contempo un campo scuola per informare la comunità.

Il progetto è pilota e dobbiamo crearlo insieme. Appena raccolte le mail degli interessati fisseremo la data del primo incontro che sarà al martedì dalle 18 alle 20 alla Sala Cubo in…

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Rob Hopkins sulla svolta di Holmgren

18 gennaio 2014

Salve a tutt*,
premetto di non aver letto il saggio di David Holmgren, ma a giudicare dal grafico elaborato da Albert Bates, dev’esserci stato un passaggio considerevole nella sua visione. Essendo due punti di vista molto importanti (perché anche molto informati) sul nostro futuro, ho deciso di sottoporvi la traduzione di questo articolo di Rob dove ci sono considerazioni importanti. Buona lettura.

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Il “Collasso on Demand” di David Holmgren: attenti a cosa desiderate

Da “Transition Culture”. Traduzione di MR

E’ un evento raro che io non sia d’accordo con David Holmgren. E’ uno dei miei eroi e co-fondatore della Permacultura e generalmente trovo il suo intelletto formidabile, le sue intuizioni sulla Permacultura rivelatrici e il suo punto di vista sui più ampi modelli e scenari che si aprono intorno a noi profondamente perspicaci. Ma mentre nel suo recente saggio, Collasso on Demand, c’è molta intuizione, solleva anche molte domande e problemi che vorrei esaminare qui. Sono preoccupato dalle sue conclusioni e anche se capisco la logica che ci sta dietro, temo che possano rivelarsi una strada pericolosa da percorrere se non contrastata.

‘Collasso on Demand’ in sintesi

Quali sono gli argomenti centrali del saggio? Il saggio raccoglie gli argomenti dal suo lavoro “Scenari futuri” di qualche anno fa, rivalutando la loro rilevanza in un mondo in rapido cambiamento (potete leggere il sommario di Jason Heppenstall sul nuovo saggio qui). In sostanza, Holmgren è giunto a pensare che una graduale discesa energetica non avverrà. Invece del suo scenario Futuro Green Tech, che vede una risposta concertata del governo (simile a quello che vediamo in Germania) o dello scenario di Gestione Planetaria (Earth Stewardship), uno spegnimento intenzionale, Holmgren sostiene che in realtà ci stiamo addentrando in quello che chiama “Tecnologia Marrone” (Brown Tech). Il Brown Tech è emerso perché “gli alti prezzi energetici hanno permesso alle compagnie energetiche nazionali e private di mettere in atto molti nuovi progetti di energia fossile e rinnovabile che stanno tamponando l’impatto del declino della produzione dei vecchi giacimenti ‘supergiganti’”. Gran parte di questi nuovi progetti di combustibili fossili, sostiene, “generano di gran lunga più gas serra delle fonti convenzionali che hanno sostituito”. (more…)


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