Archive for the ‘Celebrazione’ Category
Cucina Naturale alla Transition Fest 2015
8 settembre 2015Il Transition Training di Mestre
24 febbraio 2015Sabato e domenica si è tenuto un attesissimo Transition Training organizzato dal gruppo di Mestre…
Celebriamo gli organizzatori e le organizzatrici, il luogo super-accogliente, il cibo, i kiwi secchi, le risate, la super-assistente Margherita, i progetti di resilienza del parroco, gli sguardi, un gruppo locale di cui abbiamo l’impressione che sentiremo ancora parlare… e questo fantastico acronimo!
E c’è anche una fantastica filastrocca..
Che cosè la Transizione? Cerchiam la definizione!
Cambia il mondo? Cambiamo noi!
Grandi e piccoli, siam tutti eroi.
Cerchi il gruppo? Prova il flusso!
Non c’è il leader? Ti diverti: gli orchestrali sono esperti!
Un racconto di questo viaggio lo trovate anche qui: https://emmanuelecammarano.wordpress.com/2015/02/23/transition-training/
e come sempre i commenti di chi ha partecipato son benvenuti!
Il documentario sulla Transizione in Italia
11 febbraio 2015
The Transition Ship – Navigando nella Tempesta Perfetta
24 dicembre 2014Favola di Natale o… la parte di Rob a Bologna che Rob non vi ha raccontato?
http://teatrointransizione.wordpress.com
…
Eravamo dispersi. Uno qua e uno là, tante isole, tutti però avevano intuito che qualcosa non quadrava: qualcuno si preoccupava del clima che cambia troppo in fretta, qualcuno dei combustibili fossili che stanno finendo, qualcuno del cibo che viene da lontano non ci nutre più, qualcuno dell’economia globale che aumenta le disuguaglianze, e nessuno credeva più alla favola della crescita infinita…ma ognuno di noi, un giorno, ha incontrato qualcuno che ha collegato queste intuizioni e gli ha mostrato tutto il quadro.
In quel preciso momento, abbiamo capito di essere come poveri marinai che navigavano a vista nella tempesta perfetta.
Che fare?
Se aspettiamo che qualcuno da un transatlantico ci getti un salvagente, faremo in tempo ad annegare, nuotando da soli le nostre braccia non ci porteranno lontano, ma, se nella nostra comunità, provassimo insieme a costruire (con materiali locali), una zattera per arrivare a un porto sicuro dopo la tempesta?
Da Scena I
La Nave della Transizione e il suo incredibile equipaggio (CAT-Bologna + Guest Stars)
The Transition ship and its incredible crew
Dal FilFest di Catania
7 dicembre 2014A Catania, al Festival della Felicità Interna Lorda, alla chiusura del workshop su Ri-Economy e Transizione
un momento del laboratorio
Il documentario va in tour (col vostro aiuto)
12 novembre 2014Il documentario “RICREAZIONE”, che racconta le storie della Transizione in Italia è pronto a farsi vedere in giro!
Qui c’è il trailer:
Per organizzare una proiezione nella vostra città/quartiere/iniziativa, mettetevi in contatto con Giulia, Carlotta e Simona: trovate le loro mail sulla pagina “chi siamo” del sito dedicato al loro lavoro: http://www.viaggionellatransizione.com/
Rob a Bologna, visto da Rob
2 novembre 2014Stretta di mani col Sindaco di Bologna
Da “Transition Culture”. Traduzione di MR
Sono appena tornato da una due giorni dentro e nei dintorni della bella città di Bologna, in Italia, dove ho partecipato ad una serie di eventi che mi hanno dato l’impressione di aver generato una buona attrattiva efficace intorno alla Transizione. L’Italia si trova in un momento interessante, ad un bivio. Il suo governo sta proponendo un nuovo disegno di legge per aprire il paese al fracking e alle trivellazioni in mare per petrolio e gas, sostenendo che questo è ciò che permetterà alla pessima situazione economica del paese di riprendersi. C’è molta opposizione a questo, quindi parte della mia speranza riguardo al viaggio era di essere in grado di esporre una strada alternativa, di mostrare cosa può offrire la Transizione a queste discussioni.
Dato che l’Italia non ha nessuna crescita e che la situazione sta peggiorando, forse piuttosto che aprire il paese all’estrazione da parte delle compagnie del fracking e ai dirigenti petroliferi, potrebbe essere che invece essa diventi consapevolmente la prima economia post crescita del mondo? E’ senza dubbio più adatta di molti altri paesi europei a fare questo, con una maggiore risorsa di energia solare e sta già generando molta energia rinnovabile. La sua cultura del cibo locale è probabilmente più intatta che in gran parte dei paesi europei. Potrebbe modellare il futuro al quale inevitabilmente dovremo passare.
Ma l’Italia, come mi hanno ricordato tutti ovunque sia andato, “è molto complicata”. Il suo sistema politico è di una confusione sconcertante, con governi di coalizione che cambiano con regolarità allarmante, con partiti politici fortemente trincerati e felici di fare qualsiasi cosa per minarsi fra loro e il senso che, come mi ha detto Cristiano Bottone di Transition Italia, “qualsiasi cosa tu voglia fare come gruppo di Transizione, da qualche parte c’è una legge che lo impedisce”.
Quindi la comune esperienza delle persone è che fare avvenire il cambiamento è molto difficile e che le possibilità, e il sistema, sono tutti contro. Eppure la diffusione della Transizione in Italia, e il modo abile con cui hanno costruito le connessioni con le persone in molti dei luoghi in cui gli ostacoli possono essere rimossi, è un vero indicatore del fatto che forse c’è un altro modo di far accadere le cose.
E’ stato questo lo sfondo del mio viaggio a Bologna, provare a ispirare e coinvolgere le persone in alcune delle istituzioni chiave che potrebbero aiutare ad accelerare realmente le cose a Bologna, che probabilmente è la città più progressista d’Italia ed è il luogo in cui è più probabile che un tale approccio possa radicarsi.
Essendo arrivato in treno, ho cominciato il martedì mattina alla Sala Centro Fiori in città con un incontro per studenti ed insegnanti da 5 diverse scuole di Bologna e dintorni. Alcuni erano studenti di agraria, ma anche di diversi altri indirizzi. Erano circa 300 e si è rivelata essere una sessione affascinante.
Ho parlato in particolare di Transizione e cibo e come dovrebbe essere una nuova cultura del cibo. Erano tutti attenti, hanno posto alcune domande interessantissime e mi hanno applaudito quando ho parlato di coltivare funghi sui fondi di caffè! (Immagino che Bologna produca molti più fondi di caffè di Exeter, il luogo da cui proviene l’esempio che ho usato …). Ecco il video di quella conversazione:
Dopo la conversazione, molti studenti si sono raccolti intorno a me per sapere come potevano iniziare a fare Transizione nelle loro scuole. Gli insegnanti hanno parlato delle cose che stavano già succedendo e come piacesse loro l’idea di mettere tutto insieme nell’idea di una Scuola in Transizione. Sono rimasto davvero toccato dal livello di entusiasmo fra i ragazzi, molto stimolante.
Poi con Cristiano Bottone di Transition Italia, la mia splendida interprete Deborah e Glauco, il nostro autista di San Lazzaro Citta’ di Transizione, ci siamo diretti alla mitica Monteveglio, il luogo di nascita della Transizione in Italia. Un bel paesino ai margini di un parco nazionale, la mia prima impressione è stata come fosse fresca e deliziosa l’aria.
Monteveglio
Dopo un pranzo delizioso che comprendeva una deliziosa schiera di cibi locali e la prima volta che ho visto tartufi veri raccolti quella mattina nel bosco, ci siamo diretti alla Sala Consorzio Vini, uno splendido edificio ai margini del paese, per un incontro informale con molti Sindaci italiani e funzionari di autorità locali che stanno lavorando, a livelli diversi, per integrare la Transizione nel loro lavoro. A quell’incontro siamo rimasti tutti d’accordo di incontrarci di nuovo e di rimanere in contatto in modo regolare, un passo importante per il loro lavorare insieme. Poi siamo passati alla modalità intervista, facendo un sacco di interviste per la RAI TV,la BBC italiana (troppo buono Rob, ndt.), per un documentario che faranno sulla Transizione così come con l’Italia Che Cambia.
La parte finale della giornata è stata, essendoci riavviati verso Bologna, un raduno transizionista di persone che fanno Transizione in città e nei dintorni. E’ stata una festa di celebrazione, con una deliziosa cena condivisa, dell’ottimo vino e birra locale, dove ho incontrato delle persone splendide. C’è stata anche una performance teatrale ispirata alla Transizione, musica ed altre forme di giochi collettivi molto divertenti. Verso le 10, essendomi svegliato alle 5 quella mattina senza aver dormito bene sul vagone letto, le palpebre hanno cominciato a scendere e mi sono diretto al B&B in cui alloggiavo.
Divertimento improvvisato con diverse persone della Transizione Bolognese…
Divertimento improvvisato con diverse persone della Transizione Bolognese…
Era una stanza splendida in cui risvegliarsi. Proprio in cima di una casa alta, si godeva della vista della città, sui sui tetti, le chiese e le torri per le quali la città è famosa. Grazie alla mattinata molto limpida, è stata una gran bella vista. Il primo evento della giornata era alla Sala Farnese, in Municipio a Bologna, un palazzo incredibile. Amo i vecchi palazzi e questo era davvero bello.
Si entra da una serie di grandi scalinate con strane pietre lungo ogni scalino che era, mi hanno spiegato, perché erano state progettate nel periodo medievale per permettere alle persone di salire e scendere a cavallo. Soffitti dipinti in modo incredibile, affreschi antichi. L’evento si chiamava “Verso una società low carbon” e si è tenuto in una bella sala con affreschi, dipinti antichi ed un soffitto molto alto.
Soffitti medievali dipinti incredibilmente belli in Municipio
Soffitti medievali dipinti incredibilmente belli in Municipio
L’incontro è stato presentato dal Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ecco il suo discorso:
Poi ci sono stati alcuni relatori dell’Università di Bologna che hanno a loro volta dato una mano ad impostare il contesto: Dario Braga, Patrizia Brigidi e Alessandra Bonoli. Ecco Dario Braga:
Cristiano ha fatto un’introduzione e quindi ho parlato io per circa 40 minuti, dopo di che sono seguite molte belle domande e risposte. Ecco il video di quel discorso.
C’era molto brusio in sala, sembrava che la gente fosse molto stimolata ed entusiasmata. In seguito ho incontrato un sacco di gente. Poi, una volta che il tutto si avviava alla conclusione, mi sono avviato all’uscita con diverse persone di Transition italia per una pizza in un ristorante biologico locale di Bologna, in effetti molto buono, devo dire.
Sull’antica scalinata costruita per il passaggio dei cavalli con diversi membri di Transition Italia
Sull’antica scalinata costruita per il passaggio dei cavalli con diversi membri di Transition Italia
L’evento pomeridiano si teneva all’Università di Bologna, l’Università più antica del mondo. Di recente hanno dato inizio un’iniziativa chiamata ‘Alma Low Carbon’, una “squadra di ricerca integrata” che mette insieme diversi dipartimenti per, come dicono loro stessi, “lo scambio e l’integrazione delle competenze della nostra Università nei campi della riduzione delle emissioni di CO2 e dei gas climalteranti”.
Discorso all’Università
Il mio discorso si è focalizzato su “come potrebbe essere un’Università in Transizione?” Ho fatto una riflessione sul fatto che nell’Università in cui sono andato, dove studiavo sostenibilità, c’erano solo erba e cemento e non rappresentava in alcun modo quello che stavamo studiando. Come sarebbe stata, ho chiesto, se un’Università fosse una vetrina, incorporando ad ogni livello gli approcci della Transizione?
Insegnerebbe in modo diverso, si relazionerebbe diversamente, con la comunità userebbe i suoi appalti in modo diverso, produrrebbe la propria energia e così via. Quando il tutto è finito, ci siamo diretti fuori verso l’aria fresca della sera, siamo passati di fianco ad una statua in un corridoio dell’Università che sembrava di Billy Connolly, e quindi è cominciato il lungo viaggio di ritorno a casa.
Colonnato illuminato in modo splendido sulla via per la stazione
Colonnato illuminato in modo splendido sulla via per la stazione
Lascerò a questa citazione da un post sul blog de l’Italia Che Cambia le ultime riflessioni sul viaggio:
Che dire di questa visita? La tela di relazioni che sta nascendo, il positivo interesse di istituzioni di livello nei confronti dell’idea della Transizione e il grande riscontro che essa ha avuto fra i ragazzi di scuole e università, sono tutti aspetti che confermano la bontà del percorso fatto sinora e pongono ottime basi per un ulteriore salto di qualità, che – come sta già avvenendo in Gran Bretagna e in molti altri paesi – abbia la capacità di mettere a sistema il lavoro dei tanti agenti del cambiamento in Italia. Ma ciò che forse ci ha rincuorato e rinvigorito di più sono state la simpatia, l’umiltà e la grande positività che Rob Hopkins è stato capace di portare fra noi, facendoci cogliere, al di là di studi e progetti, la vera essenza della Transizione.
Grazie a tutti coloro che sono venuti, a chi ha organizzato, a Deborah, la Traduttrice di Transizione, a Glauco per i passaggi, a Cristiano per tutto il lavoro organizzativo, al mio ospite, a tutte le persone meravigliose della Transizione che ho incontrato per il grande lavoro che stanno facendo e all’Università per l’invito.
Vision Quest: per giovani in transizione
2 luglio 2014
Chi sono? Dove sto andando? Domande fondamentali soprattutto per questi tempi di grandi cambiamenti o della Grande Svolta. A maggior ragione se vengono poste da giovani che si affacciano alla vita adulta. La nostra cultura e civilizzazione ha ormai perso i fondamentali riti di passaggio che marcano la vita, ma si può recuperare. Ecco qui la proposta di un antico rituale di passaggio, il Vision Quest (ricerca della visione) per giovani dai 16 ai 26 anni, che si svolgerà nelle Prealpi Biellesi dal 3 al 24 agosto. Tre settimane intense e appassionanti nella natura, ospitati da Eden Sangha, luogo sacro nonché neonato centro olistico e permaculturale. Il seminario prevede un periodo di preparazione per i 3 giorni e le 3 notti introspettivi che saranno trascorsi in solitudine e a digiuno nel bosco o sulla montagna. Al rientro da questo prova di iniziazione, i giovani saranno ri-accolti nel cerchio per i 5 giorni di rielaborazione ai quali possono partecipare anche i genitori per celebrare e onorare la nuova maturità del ragazzo/a.
In questo caso la proposta si rivolge a una particolare fascia di età ma proprio anche in un’ottica di transizione interiore e per elaborare una più consapevole visione di se stessi e del mondo, sarebbe di gran nutrimento per TUTTI. Anticipo che in coda, dal 25 agosto per 2 settimane si svolgerà nel medesimo luogo un Vision Quest per donne e in futuro (da definire) anche per gruppi adulti e misti.
Per maggiori informazioni scarica qui il volantino oppure contatta Ellen Bermann (ellen.bermann(at)gmail.com, 392-9059542) e Helen Ulrike Schulz (helen.schulz(at)creavista.org, 345-8823540). www.creavista.org
Documentario sulla Transizione: il TRAILER
7 giugno 2014
Il nuovo documentario sulla Transizione
3 giugno 2014Vi ricordate di Giulia, Carlotta e Simona? Sono le documentariste che hanno girato l’Italia e partecipato alla Transition Fest per raccontare le storie delle comunità in Transizione in Italia. Per loro è venuto il momento di raccogliere i frutti del lavoro: il 7 giugno, a Firenze, sarà proiettato per la prima volta “RICREAZIONE, Sette Giorni per un Eco Mondo”. L’occasione sarà la nuova edizione del premio giornalistico “Sabrina Sganga”, che ha finanziato il progetto.
Tutti i transizionari di zona e di passaggio sono caldamente invitati!